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Cooperazione Culturale e Scientifica

Il Ministero Affari Esteri attraverso la Direzione Generale per la Promozione e Cooperazione Culturale favorisce lo sviluppo della Collaborazione Culturale e Scientifica Bilaterale promuovendo da una parte l’esecuzione dei programmi bilaterali di collaborazione culturale e dall’altra la ricerca scientifica e tecnologica attraverso l’attuazione e il monitoraggio dei programmi scientifici e tecnologici, viaggi e soggiorni in Italia e all’estero di studiosi e ricercatori.

Programmi Bilaterali di Collaborazione Culturale

I programmi culturali derivano dall’attuazione di accordi culturali e definiscono la programmazione delle attività previste dai singoli articoli dell’accordo.

Tra queste si ricordano:

  • diffusione della lingua e cultura attraverso l’istituzione di cattedre e lettorati;
  • scambio di materiali ed esperti nei settori dell’editoria, dell’istruzione e del patrimonio culturale;
  • scambio di docenti e ricercatori universitari;
  • scambio di archivisti e bibliotecari;
  • scambio di mostre,
  • realizzazione di rassegne cinematografiche e manifestazioni artistiche e culturali;
  • scambi museali, attività di restauro, missioni archeologiche;
  • scambio di borse di studio; collaborazione radiotelevisiva;
  • cooperazione nel settore degli scambi giovanili e dello sport.

L’accordo prevede in genere l’istituzione di una commissione mista, composta da rappresentanti dei due Paesi firmatari, che si riunisce periodicamente per redigere i programmi pluriennali ed esaminare lo stato della cooperazione culturale fra i due Paesi.

Il programma ha una durata variabile in genere fra i due e i quattro anni, concordata dalle parti.

Cooperazione culturale, scientifica e tecnologica Italo- Algerina

Fra Italia ed Algeria è in vigore un Accordo di Cooperazione Culturale, Scientifica e Tecnologica, firmato il 3 giugno del 2002. L’Accordo sancisce, in particolare, la volontà delle due parti di promuovere iniziative reciproche di cooperazione nel campo culturale e artistico e della conservazione del patrimonio culturale. Il 27 maggio 2015 sono stati firmati a Roma dai Ministri dei due Paesi il Programma di attuazione dell’Accordo di cooperazione culturale e il Protocollo esecutivo di cooperazione scientifica e tecnologica. Entrambi i programmi saranno validi fino al 2018.

L’Italia riveste da anni un ruolo importante nella valorizzazione e nel restauro del patrimonio culturale algerino. In seguito al Documento d’Intesa siglato nel 2007 tra i due Ministri della cultura algerino e italiano sono stati realizzati alcuni importanti progetti di cooperazione quali l’istituzione nel 2013 della Scuola Nazionale di Conservazione e di Restauro (ENCR) grazie all’assistenza e all’expertise dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma (ISCR ) , lo Studio di Fattibilità per la Catalogazione e la Documentazione dei Beni Culturali, la formazione di dieci architetti e archeologi dell’Università di Blida con il sostegno della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e la Società Ipogea.

L’Italia ha inoltre dato un contributo importante nel settore archeologico. Fra i numerosi progetti realizzati negli ultimi anni si ricordano:
– Il Restauro del mosaico “Il Trionfo indiano di Dioniso” del III secolo d.c., situato presso il Museo Archeologico Nazionale di Sétif. Il restauro è stato eseguito in seguito all’accordo firmato nel 2008 tra il Ministero della Cultura, Eni Algeria, l’Università di Roma Tre e l’Ambasciata d’Italia. L’operazione è stata realizzata nel 2010 dall’Istituto Centrale per il Restauro con i finanziamenti della società italiana Eni.

– Il Progetto della Carta Archeologica dell’Est Algerino, iniziato nel 2003, grazie alla missione congiunta tra l’Università di Trento ed il Centro Nazionale delle Ricerche archeologiche algerine. Il progetto ha permesso di esplorare e documentare la storia rurale dell’Algeria all’epoca romana, limitatamente a siti che si trovano nella Wilaya di El Tarf e nella Wilaya di Souk Ahras, a est di Annaba. L’utilizzazione di strumenti elettronici di rilevazione forniti dal Laboratorio di Archeologia e di Scienze Affini (LASA) dell’Università di Trento ha permesso di elaborare i dati raccolti sul campo creando una carta archeologica digitale del Parco Nazionale di El Khala.

– La Prospezione archeologica di Cherchell. Si tratta di un progetto realizzato dal CNR – Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico, Sezione di ricerca per la civiltà fenicia e punica “Sabatino Moscati”